Mario Bruscia
L’urgenza creativa di Mario Bruscia è alimentata da sincretiche sfere espressive, con andamenti interdisciplinari amalgama alcuni processi artistici del sistema moda e design. Ha esordito studiando progetti di fattibilità attorno a monili ideali: “Jewels”, prototipi di una bellezza non indossabile perché irrealizzabili tecnicamente, salvo tradimento dell’ideale genitore. Riversando le interne tensioni su carte, tele, demin, pvc, è germinato il ciclo “Crus” con derive evocanti navicelle spaziali. Il pragmatico ancoraggio alla tridimensionalità del reale si manifesta nella decontestualizzazione del sistema “Fashion”, a questo l’artista e designer attinge per estrarre artefatti originali ed ibridi, come nella produzione jeans “Pop Painting”, campionario divenuto collezione indossabile, ed esponibile. Mario Bruscia porta avanti ricerche indagando alterità manifeste, con personalissima dinamicità estetica tange studi seriali, come in “Flowers”, o sonda con saggi visivi la distribuzione delle energie negli spazi pubblici rendendo il “Decor” altero.